Parole, parole, parole ....e non è Mina
Credo
che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto.
Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai
discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili.
(Giovanni
Falcone)
Clima, pandemia, ripresa economica, aiuti ai paesi poveri. Tutto in due giorni.
Il G20 svoltosi a Roma è solo la rappresentazione finale di incessante, continuo lavoro di chi opera nelle retrovie, delle diplomazie che cercano i giusti compromessi tra le parti, da invisibili incontri per accordi altrimenti non raggiungibili, di scambi da operare in segreto per non turbare suscettibilità altrui.
Tutto lavoro preventivo, relazioni finali comprese.
Al mondo facciamo apparire le immagini di lunghi cortei di auto, di abbracci e strette di mano, di cordiali incontri, di pranzi, cene, amichevoli passeggiate turistiche con familiari a seguito, foto di gruppo per giornali e annali di storia.
In fondo viviamo nell'era dei social, dei selfie, della valorizzazione dell'apparire, ponendo sempre più in secondo piano l'essere.
Forse oggi dovremmo correggere la frase di G. Falcone e riscriverla in "se dovessimo dare credito ai discorsi e alle immagini, saremmo tutti bravi e irreprensibili".
Perchè l'essere alla fine risulta ben lontano dall'apparire.
CLIMA ed ENERGIA
Tutti in sintonia sul risultato da raggiungere a conferma degli accordi di Parigi ma nessun impegno concreto su tempi e modalità. La precedente data limite del 2050 diventa "entro o vicino la metà del secolo", revisione dei piani nazionali non programmata, protezione e aiuti sostanziali per i paesi poveri vaghi e poco condivisi.
Deciso lo stop al finanziamento alla costruzione di nuove centrali a carbone ma nessun obiettivo di eliminazione graduale il che comporta un loro possibile uso per almeno ulteriori 10 anni.
La transizione ecologica comporta trasformazioni che intaccano profitti economici considerevoli e ogni paese chiede libertà di azione a tutela dei propri interessi: Francia col nucleare, Germania e Italia gas col gas.
PANDEMIA e ECONOMIA GLOBALE
Sono termini che vanno sempre a braccetto.
Per arrivare ad una equa ripresa è necessario abbattere le diseguaglianze fra Paesi ad alto e basso reddito nella disponibilità e nella distribuzione dei vaccini. Così al G20.
Verrebbe da chiedersi se ci si impegna per la salute dell'umanità o per il mercato economico.
Si lavora per vaccinare il 40% della popolazione mondiale entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022 per favorire la crescita globale.
I paesi ricchi si fanno carico di donare ai paesi poveri i vaccini necessari per il raggiungimento di tali obiettivi. Nessuna proposta di trasferimenti di tecnologie e strumenti atti alla produzione dei vaccini e alla loro distribuzione in tutto il mondo. Attualmente nel mondo abbiamo mediamente il 3% di vaccinati contro il 70% dei paesi industrializzati.
Nel precedente summit B20 di inizio Ottobre era stata ribadita con forza la necessità della libera circolazione dei vaccini e delle materie prime necessarie per produrle affrontando all'interno del WTO il protezionismo sui prodotti sanitari.
Ma i brevetti non si toccano perchè fruttano centinaia di miliardi alle case farmaceutiche.
Economia e profitti sono sempre basi per accordi se hanno un tornaconto e allora via libera alla cancellazione dei dazi tra USA e UE, conferma della Global Tax e tante promesse per lo sviluppo dei paesi poveri con sussidi vari che non generano economia reale.
LE PROMESSE VANNO FATTE MA NON SEMPRE SEI OBBLIGATO A MANTENERLE.
E' LA POLITICA.
Certamente un G20 ottimamente organizzato con grande spazio mediatico, con un clima di reciproca benevolenza, con grande spirito di collaborazione, con sicuri spazi prenotati nei libri di storia futuri.
Un grande spettacolo, superba manifestazione che attrae il pubblico per la sua maestosità.
Nessuno chiederà mai di valutarne costi e benefici.
Sarà il Pianeta Terra a trarne i risultati, saranno i nostri ragazzi ad apprezzarne o subirne gli effetti.
Ricavarne profitti economici dal binomio salute-clima potrebbe essere motivo di accresciute ricchezze che a nulla servirebbero davanti alle catastrofi della natura.
Continua..........
BARTALK - chiacchiere da bar
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